In un
freddo pomeriggio d’inverno, il robot CP-23, dopo aver stretto una nuova
amicizia con il ragazzo Carl, subito dopo averlo salvato e portato via volando
da una banda di mal viventi …
CARL(impaurito):
Tu chi diamine sei!?
CP(stranito):
Sono CP-23, molto piacere umano.
CARL:
Stammi lontano!
CP(spaventato):
Non farmi del male, volevo solo aiutarti…mi dispiace.
CARL:
Non vuoi farmi del male vero?
CP:
No, non lo farei mai, non sono cattivo.
CARL:
Come faccio a capire che non stai mentendo?
CP(perplesso):
Fidati, almeno tu…non essere come gli altri.
CARL:
Scusami, non volevo essere scortese, mi hai salvato prima e te ne sono
debitore.
CP(risollevato):
Figurati, l’ho fatto con piacere, si vede che sei una brava persona.
CARL:
Posso farti una domanda?
CP: Certo
dimmi!
CARL:
Sei un robot? Un nuovo prototipo?
CP:
Si, come ti ho già detto mi chiamo CP, tu invece come ti chiami?
CARL:
Il mio nome è Carl, molto piacere!
CP:
Sei molto simpatico, ti andrebbe di essere mio amico?
CARL(divertito):
Sicuro!
CP: Finalmente un nuovo amico!
CARL:
Scusa amico, posso farti un’altra domanda?
CP:
Tutto quello che vuoi!
CARL:
Tu non ti comporti come un robot, non sei freddo e distaccato, sembri quasi un
umano.
CP:
Sai Carl, ti sembrerà strano, ma anche io provo dei sentimenti. L’ho scoperto
poco fa e la cosa mi spaventa.
CARL(incuriosito):Sul
serio? Come è possibile?
CP:
Bella domanda, sono mesi che cerco una risposta.
CARL:
Percepisco amarezza nelle tue parole, devi sapere che provare emozioni è un
privilegio che in pochi hanno, cosa ti rende così triste?
CP:
Non voglio questo privilegio, in questo momento provo odio per chi mi ha creato
e paura per il mio futuro e la cosa più brutta in assoluto è che non posso
controllare questi sentimenti.
CARL(sorride): E’ normale, le emozioni che
provi non si possono gestire, è proprio questo a renderle magiche.
CP (guardando
le stelle): Non lo so, adesso che ho queste sensazioni mi rendo conto di cosa
sono, un’arma che fa paura alla gente e questa cosa mi tormenta giorno e notte,
la guerra non mi piace.
CARL:
Tu non sei un’arma amico, sei un essere vivente, puoi fare quello che vuoi
nella tua vita, sei libero e nessuno può obbligarti a fare qualcosa che non ti
piace.
CP(con
evidente felicità) :Quest’ultima frase mi ha rasserenato, provo una sensazione
indescrivibile, mai provata, cosa mi hai fatto?
CARL(divertito):
Io non ho fatto nulla! Succede quando sei felice!
CP(intontito):
Felice? Cosa vuol significare?
CARL:
Sul serio non lo sai? Credi che esistano solo emozioni negative? Non devi
provare solo odio e paura.
CP(alzandosi
in volo): Questo cambia tutto, non so cosa sto provando in questo momento, un
misto tra paura e gioia credo, ma è davvero un qualcosa che mai avrei immaginato,
mi sento stranissimo!
CARL(spaventato):
Tutto bene? Non so se te ne sei reso conto ma stai iniziando a fluttuare!
CP:
Wow, non sono mai stato così bene! Grazie Carl!
CARL(titubante):
Ehm…figurati, però adesso torna giù, mi stai spaventando.
CP:(tornato
a terra): Adesso so cosa fare, amico!
CARL:
Sul serio?
CP:
Ho deciso, voglio fare del bene, non voglio che la gente mi veda come un’arma,
non voglio che mi tema per quello che non sono.
CARL:
Sei un robot molto saggio CP, il mondo è fortunato ad averti.
CP:
Sei un grande amico Carl, non saprei proprio come ringraziarti.
CARL(sorridendo):
Un modo c’è, amico.
CP:
Qualsiasi cosa!
CARL:
Mi faresti rivedere dall’alto la città? Voglio vedere le illuminazioni
notturne!
CP:
Non lo so… potrebbe essere pericoloso.
CARL:
Dai! Saresti un vero supereroe, come Superman che sorveglia Metropolis
dall’alto!
CP:
Va bene, ma solo una volta, non voglio che qualcuno di faccia male.
CARL:
Evviva! Grazie amico.
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