domenica 14 giugno 2020

DIALOGO-STEP#25


In un freddo pomeriggio d’inverno, il robot CP-23, dopo aver stretto una nuova amicizia con il ragazzo Carl, subito dopo averlo salvato e portato via volando da una banda di mal viventi …


CARL(impaurito): Tu chi diamine sei!?           

CP(stranito): Sono CP-23, molto piacere umano.

CARL: Stammi lontano!

CP(spaventato): Non farmi del male, volevo solo aiutarti…mi dispiace.

CARL: Non vuoi farmi del male vero?

CP: No, non lo farei mai, non sono cattivo.

CARL: Come faccio a capire che non stai mentendo?

CP(perplesso): Fidati, almeno tu…non essere come gli altri.

CARL: Scusami, non volevo essere scortese, mi hai salvato prima e te ne sono debitore.

CP(risollevato): Figurati, l’ho fatto con piacere, si vede che sei una brava persona.

CARL: Posso farti una domanda?

CP: Certo dimmi!

CARL: Sei un robot? Un nuovo prototipo?

CP: Si, come ti ho già detto mi chiamo CP, tu invece come ti chiami?

CARL: Il mio nome è Carl, molto piacere!

CP: Sei molto simpatico, ti andrebbe di essere mio amico?

CARL(divertito): Sicuro!

 CP: Finalmente un nuovo amico!

CARL: Scusa amico, posso farti un’altra domanda?

CP: Tutto quello che vuoi!

CARL: Tu non ti comporti come un robot, non sei freddo e distaccato, sembri quasi un umano.

CP: Sai Carl, ti sembrerà strano, ma anche io provo dei sentimenti. L’ho scoperto poco fa e la cosa mi spaventa.

CARL(incuriosito):Sul serio?  Come è possibile?

CP: Bella domanda, sono mesi che cerco una risposta.

CARL: Percepisco amarezza nelle tue parole, devi sapere che provare emozioni è un privilegio che in pochi hanno, cosa ti rende così triste?

CP: Non voglio questo privilegio, in questo momento provo odio per chi mi ha creato e paura per il mio futuro e la cosa più brutta in assoluto è che non posso controllare questi sentimenti.

 CARL(sorride): E’ normale, le emozioni che provi non si possono gestire, è proprio questo a renderle magiche.

CP (guardando le stelle): Non lo so, adesso che ho queste sensazioni mi rendo conto di cosa sono, un’arma che fa paura alla gente e questa cosa mi tormenta giorno e notte, la guerra non mi piace.

CARL: Tu non sei un’arma amico, sei un essere vivente, puoi fare quello che vuoi nella tua vita, sei libero e nessuno può obbligarti a fare qualcosa che non ti piace.

CP(con evidente felicità) :Quest’ultima frase mi ha rasserenato, provo una sensazione indescrivibile, mai provata, cosa mi hai fatto?

CARL(divertito): Io non ho fatto nulla! Succede quando sei felice!

CP(intontito): Felice? Cosa vuol significare?

CARL: Sul serio non lo sai? Credi che esistano solo emozioni negative? Non devi provare solo odio e paura.

CP(alzandosi in volo): Questo cambia tutto, non so cosa sto provando in questo momento, un misto tra paura e gioia credo, ma è davvero un qualcosa che mai avrei immaginato, mi sento stranissimo!

CARL(spaventato): Tutto bene? Non so se te ne sei reso conto ma stai iniziando a fluttuare!

CP: Wow, non sono mai stato così bene! Grazie Carl!

CARL(titubante): Ehm…figurati, però adesso torna giù, mi stai spaventando.

CP:(tornato a terra): Adesso so cosa fare, amico!

CARL: Sul serio?

CP: Ho deciso, voglio fare del bene, non voglio che la gente mi veda come un’arma, non voglio che mi tema per quello che non sono.

CARL: Sei un robot molto saggio CP, il mondo è fortunato ad averti.

CP: Sei un grande amico Carl, non saprei proprio come ringraziarti.

CARL(sorridendo): Un modo c’è, amico.

CP: Qualsiasi cosa!

CARL: Mi faresti rivedere dall’alto la città? Voglio vedere le illuminazioni notturne!

CP: Non lo so… potrebbe essere pericoloso.

CARL: Dai! Saresti un vero supereroe, come Superman che sorveglia Metropolis dall’alto!

CP: Va bene, ma solo una volta, non voglio che qualcuno di faccia male.

CARL: Evviva! Grazie amico.

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