domenica 14 giugno 2020

DIALOGO-STEP#25


In un freddo pomeriggio d’inverno, il robot CP-23, dopo aver stretto una nuova amicizia con il ragazzo Carl, subito dopo averlo salvato e portato via volando da una banda di mal viventi …


CARL(impaurito): Tu chi diamine sei!?           

CP(stranito): Sono CP-23, molto piacere umano.

CARL: Stammi lontano!

CP(spaventato): Non farmi del male, volevo solo aiutarti…mi dispiace.

CARL: Non vuoi farmi del male vero?

CP: No, non lo farei mai, non sono cattivo.

CARL: Come faccio a capire che non stai mentendo?

CP(perplesso): Fidati, almeno tu…non essere come gli altri.

CARL: Scusami, non volevo essere scortese, mi hai salvato prima e te ne sono debitore.

CP(risollevato): Figurati, l’ho fatto con piacere, si vede che sei una brava persona.

CARL: Posso farti una domanda?

CP: Certo dimmi!

CARL: Sei un robot? Un nuovo prototipo?

CP: Si, come ti ho già detto mi chiamo CP, tu invece come ti chiami?

CARL: Il mio nome è Carl, molto piacere!

CP: Sei molto simpatico, ti andrebbe di essere mio amico?

CARL(divertito): Sicuro!

 CP: Finalmente un nuovo amico!

CARL: Scusa amico, posso farti un’altra domanda?

CP: Tutto quello che vuoi!

CARL: Tu non ti comporti come un robot, non sei freddo e distaccato, sembri quasi un umano.

CP: Sai Carl, ti sembrerà strano, ma anche io provo dei sentimenti. L’ho scoperto poco fa e la cosa mi spaventa.

CARL(incuriosito):Sul serio?  Come è possibile?

CP: Bella domanda, sono mesi che cerco una risposta.

CARL: Percepisco amarezza nelle tue parole, devi sapere che provare emozioni è un privilegio che in pochi hanno, cosa ti rende così triste?

CP: Non voglio questo privilegio, in questo momento provo odio per chi mi ha creato e paura per il mio futuro e la cosa più brutta in assoluto è che non posso controllare questi sentimenti.

 CARL(sorride): E’ normale, le emozioni che provi non si possono gestire, è proprio questo a renderle magiche.

CP (guardando le stelle): Non lo so, adesso che ho queste sensazioni mi rendo conto di cosa sono, un’arma che fa paura alla gente e questa cosa mi tormenta giorno e notte, la guerra non mi piace.

CARL: Tu non sei un’arma amico, sei un essere vivente, puoi fare quello che vuoi nella tua vita, sei libero e nessuno può obbligarti a fare qualcosa che non ti piace.

CP(con evidente felicità) :Quest’ultima frase mi ha rasserenato, provo una sensazione indescrivibile, mai provata, cosa mi hai fatto?

CARL(divertito): Io non ho fatto nulla! Succede quando sei felice!

CP(intontito): Felice? Cosa vuol significare?

CARL: Sul serio non lo sai? Credi che esistano solo emozioni negative? Non devi provare solo odio e paura.

CP(alzandosi in volo): Questo cambia tutto, non so cosa sto provando in questo momento, un misto tra paura e gioia credo, ma è davvero un qualcosa che mai avrei immaginato, mi sento stranissimo!

CARL(spaventato): Tutto bene? Non so se te ne sei reso conto ma stai iniziando a fluttuare!

CP: Wow, non sono mai stato così bene! Grazie Carl!

CARL(titubante): Ehm…figurati, però adesso torna giù, mi stai spaventando.

CP:(tornato a terra): Adesso so cosa fare, amico!

CARL: Sul serio?

CP: Ho deciso, voglio fare del bene, non voglio che la gente mi veda come un’arma, non voglio che mi tema per quello che non sono.

CARL: Sei un robot molto saggio CP, il mondo è fortunato ad averti.

CP: Sei un grande amico Carl, non saprei proprio come ringraziarti.

CARL(sorridendo): Un modo c’è, amico.

CP: Qualsiasi cosa!

CARL: Mi faresti rivedere dall’alto la città? Voglio vedere le illuminazioni notturne!

CP: Non lo so… potrebbe essere pericoloso.

CARL: Dai! Saresti un vero supereroe, come Superman che sorveglia Metropolis dall’alto!

CP: Va bene, ma solo una volta, non voglio che qualcuno di faccia male.

CARL: Evviva! Grazie amico.

giovedì 11 giugno 2020

SINTESI DEL PERCORSO-STEP#24

Nel mio blog ho voluto compiere un viaggio riguardo alla parola robot, che è stata trattata da tutti i punti di vista: etico-morale, letterario, filosofico, ingegneristico e molto altro ancora. Ho spaziato, quindi, da tematiche molto importanti e significative, cercando il rapporto uomo-macchina in Leopardi, Kant e Platone, notando come è cambiato fino ad oggi nella filosofia contemporanea di Chabot, fino ad arrivare a tematiche più "leggere" come l'arte e l'estetica dei robot, trattando e commentando anche i fumetti, i cartoni e i film che li hanno visti come protagonisti e cercando un'immagine che li rappresentasse al meglio. Ho voluto, in particolare, rendere ancora più noto la capacità di due grandi personaggi: Isaac Asimov, al quale oggi si attribuisce il merito di aver "sviluppato" la figura di robot moderno con i suoi romanzi, e  Karel Čapek,considerato il primo ad utilizzare la parola "robot" come si può osservare dalla sua etimologia. L' idea di robot in più, nonostante il termine sia molto giovane(inoltre è un termine "internazionale", utilizzato in tutto il mondo), è stata trattata anche nella poesia classica e nella mitologia, caratterizzandole fortemente. La tematica della robotica è stata analizzata anche nel presente, con articoli di cronaca e, nel dettaglio, si è considerato come la robotica ha potuto aiutare nella pandemia che ha colpito il mondo negli ultimi mesi. Ho analizzato anche l'idea  che la pubblicità dà oggi. Ci sono mancate previsioni per l'idea futura di robot, andando oltre la realtà, immaginando un futuro utopico da una parte, ma allo stesso tempo, basandomi su "I Limiti dello sviluppo" ho osservato un futuro tragico molto più vicino alla realtà e come il progresso in campo robotico ne possa risentire.Infine non sono mancati "esperimenti letterari"riguardanti la creazione di una serie tv di tre puntate per riassumere l'idea di robot nel mondo di oggi e la scrittura di un abbecedario sempre in merito alla tematica "robot". 



MAPPA CONCETTUALE "ROBOT"

lunedì 8 giugno 2020

IL LEGAME TRA LA ROBOTICA E LE RISORSE DELLA TERRA-STEP#15

Da sempre il mondo del cinema e dei fumetti ci ha abituato ad una figura di robot futuristica, a tal punto da riuscire a fare cose strabilianti, mettendo in secondo piano una serie di problematiche di natura "tecnica", in particolar modo l'alimentazione dei robot stessi. Dobbiamo, infatti, ricordare che genericamente un robot, così come l'uomo, ha bosogno di risorse. Conseguentemente si nota che la figura del robot è strettamente legata alla natura, alla Terra su cui viviamo, in quanto è da quest'ultima che derivano petrolio, carbone, elettricità, comnustibili di cui le macchine si "alimentano". Il rapporto sui limiti dello sviluppo espone chiaramnete questa problematica, ovvero la crisi delle risorse non rinnovabili. Il progresso e la crescita del XX secolo, avvenuti grazie al carbone e al petrolio, secondo le previsioni del MIT e del club di Roma, si interromperà nella prima metà del XXI secolo. Per via del costo sempre maggiore delle risorse e della necessità di crescenti spese, queste risorse scarseggeranno sempre di più. Pertanto è scontata l'impossibilità della crescita dell'ingegneria robotica in una situazione del genere,in un futuro dove mancherebbe del materiale primario, fondamentale per la costruzione di macchine e  anche di protesi bioniche all'avanguardia.
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possiamo notare sul grafico la linea in blu, indicante il il netto calo delle risorse nel XXI secolo

ROBOT NEL CINEMA 6

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film "Ready Player One"

In questo post ho deciso di unire due degli argomenti trattati finora e soffermarmi su un film del regista Steven Spielberg, famoso per molti capolavori. Il film è "Ready Player One". Più che soffermarmi sulla trama, vorrei dare merito ai numerosi riferimenti fatti, nel film, al mondo dei fumetti e del cinema. In una delle parti più belle, viene, infatti, inscenato  un combattimento tra tre personaggi robot fantastici, che hanno fatto la storia con i loro cartoni e fumetti. Si tratta di  Gundam e il gigante di ferro che combattono contro un robot di Godzilla; sembrerebbe  un film povero di contenuti ma vi assicuro che è molto bello e profondo e, pertanto, questa sequenza merita di essere vista.

sabato 6 giugno 2020

ROBOT NELLA LETTERATURA 2

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copertina del libro"I robot e l'alba"



Non si può di certo parlare di letteratura senza fare riferimento ancora una volta al grande scrittore Asimov. A lui si deve gran parte della letteratura moderna sulla robotica. Vorrei citare uno dei suoi romanzi di fantascienza finora mai trattati in questo blog: "I robot dell'alba".

Ecco una delle frasi che personalmente trovo più significative e che rispecchiano alla perfezione il pensiero di Asimove che riguarda la sua opinione sul rapporto uomo-macchina:


"Per la prima volta nella sua vita, Baley si trovò ad invidiare un robot. Poteva camminare lì in mezzo! Essere indifferenti all'acqua, al rumore, alla vista; ignorare ciò che avveniva intorno, in cambio di una pseudo-vita assolutamente coraggiosa; ignorare la paura del dolore e della morte, perché non c'erano né dolore né morte. Ma non possedere alcuna originalità di pensiero, essere incapaci di imprevedibili salti d'intuizione.... Questi doni valevano quello che l'umanità pagava per essi? In quel momento, Baley non avrebbe saputo dirlo. Sapeva però che, quando non fosse stato più terrorizzato, avrebbe pensato che nessun prezzo era troppo alto per essere un uomo.".

ROBOT NELLA LETTERATURA 1

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Copertina del libro "SPAGHETTI ROBOT"

"Spaghetti robot" è un libro del giornalista Riccardo Oldani che parla del lavoro di alcuni robotici italiani, considerati tra i più brillanti e talentuosi al mondo. Questi stanno sviluppando macchine che sconvolgeranno il futuro della robotica e della vita quotidiana. Si parla di robot domestici, robot soccorritori e della moltitudine di nuovi modelli, su cui si sta lavorando con il solo scopo di aiutare l'uomo. Diciamo, quindi, che questo libro dà giustamente un po' di notorietà a queste eccellenze italiane, anticipando l'idea di un mondo futuristico non così lontano.

mercoledì 3 giugno 2020

LA STORIA DI CP-23-STEP#22

PUNTATA 1- LA STORIA D CP-23
CP-23 è il nome di un robot, creato dallo scienziato Criss Parker, dal quale deriva il suo nome, al servizio del governo americano .Il robot viene creato con l'obiettivo di essere un'arma con il fine di proteggere il Paese da possibili attacchi. Quello che però nessuno ha ancora compreso, è che CP-23 ha  acquisito una coscienza, si sente sempre più triste e in colpa per come è fatto, per le cose che è costretto a fare. In una delle esercitazioni militari, il robot si rifiuta di sparare e scappa. Mentre sorvola la città,CP-23, ha modo di osservare il comportamento umano, rimanendone affascinato, iniziando a capire che, i sentimenti che  a prova, sono alla base dell'interazione umana. Nel frattempo il presidente decide di utilizzare tutti i mezzi per cercare il robot, dando l'allarme nazionale vista la superiorità che ha il robot rispetto a tutte le altre armi dell'esercito.


PUNTATA 2- UNA NUOVA AMICIZIA
La notte passa ma del robot nessuna traccia.  Più il tempo passa, più la situazione si aggrava, alcuni credono che sia stato hakerato dai Russi, altri che il robot sia malfunzionante e quindi pericoloso per il popolo americano. CP-23, dopo aver ricaricato la batteria, riprende il volo, sa di essere un bersaglio e che se venisse trovato, verrebbe distrutto senza alcuna pietà, essendo visto come un pericolo per la popolazione. Proprio quando sta per lasciare il continente e spostarsi il più lontano possibile il robot vede in lontananza un ragazzino in pericolo che sta per essere attaccato da due uomini più grandi e molto aggressivi. Perciò decide di intervenire, senza  utilizzare la violenza; si avvicina in volo e prende il ragazzo che, d'un tratto si trova a trenta metri da terra. Dopo essere fuggiti facilmente il ragazzo, spaventato cerca di scappare ma, si rende subito conto che il robot non è affatto pericoloso, in più percepisce il dolore e la solitudine che affliggono il robot. Dopo aver legato con il ragazzo, di nome Carl, racconta la sua triste storia, dicendo di aver perso i genitori da piccolo e di essere costretto a rubare per vivere. CP comprende che quel ragazzo è speciale e decide di condividere il pensiero contro la guerra, e il suo nuovo obiettivo: "saper gestire le sue emozioni".


PUNTATA 3 -UN NUOVO EROE
Quel giorno stesso, dopo la nascita di questa amicizia, CP  si sente felicissimo, cosi felice da spaventarsi per l'insolita sensazione provata. Carl percepisce la paura del suo nuovo amico, e dice che molte volte anche gli umani non sanno gestire le loro emozioni, fanno cose folli per amore, piangono quando sono felici oppure fanno sorrisi amari quando sono tristi. Carl continua dicendo che non deve sentirsi in colpa per ciò che è e se l'uomo lo teme, considerandolo solo come un'arma. Da queste parole CP comprende che un robot come lui può essere pericoloso se cade nelle mani sbagliate, ma lui è speciale, e può fare del bene. Dopo aver ringraziato Carl, decide di lasciare il continente e ricominciare una nuova vita con l'intento di difendere i più deboli dalle prepotenze di chi "non sa controllare se stesso". Vuole dimostrare, così, a chi lo teme che un robot può essere un amico e aiutare l'uomo.

ROBOT NEL CINEMA 5

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ROBOCOP


Questo è il primo film non di animazione che propongo e che è ricco di vari spunti di discussione. Di esso  mi colpisce il tema  del degrado della società, la perdita della “tangibilità biologica” per la violenta condanna di un corpo freddo e innaturale, un salvatore non volontario e inumano in una umanità cattiva. Si arriverà ad un futuro del genere?
TRAMA

Detroit è alla mercé di bande di delinquenti: la polizia è praticamente inerme. Si decide di affiancare ai poliziotti un robot progettato dalla COP, una società finanziaria locale, ma l'androide si inceppa durante un'operazione in strada, comportando il grave ferimento dell'agente Murphy. Allora, viene proposto un nuovo super-robot, metà uomo e metà macchina, in cui viene innestato ciò che resta dell'agente Murphy. (TRAILER)









ROBOT : ALLEATO O PERICOLO?-STEP#21

La tematica della robotica è da sempre al centro del discorso etico: fino a che punto può spingersi l'uomo? Nei prossimi anni ciascuno di noi sarà obbligato a confrontarsi con i cambiamenti che la presenza quotidiana dei robot avrà nella nostra vita. Questo implica la necessità di una riflessione etica per l’orientamento di questo importante sviluppo tecnologico. E' il concetto che sta alla base della cosiddetta roboetica ovvero quella parte dell'etica che analizza il rapporto creato tra robot e natura. Proverò ad analizzare con una serie di esempi quali sono i pro e i contro della robotica, andando a rimarcare l'importanza dell'esistenza della roboetica. Una delle  tematiche più importanti, che alimenta le discussioni da decenni,  riguarda i cosiddetti robot "biologici", da alcuni visti come la salvezza contro la malattia e perfino il punto di partenza per una vita eterna. Bisogna però mantenere un certo equilibrio, ci sono numerosi esempi nella storia che fanno notare come il progresso possa essere usato per scopi violenti, contro l'interesse comune. In sostanza c'è da considerare l'importanza del fatto che la robotica ha il compito di aiutare l'uomo, servirlo e proteggerlo.
Indico, in conclusione, i seguenti link che approfondiscono l'argomento trattato e analizzano l'aspetto sicuro e quello "pericoloso" della robotica, sulla quale si basa la roboetica.
 

https://biomedicalcue.it/xenobot-primi-robot-tessuto-biologico/17693/ 

https://www.i-com.it/2017/02/17/i-robot-alleati-o-pericoli-per-luomo/

Questo link apre un sito che ho trovato molto utile e ricco per quanto riguarda la tematica trattata; pertanto vi invito a dare un'occhiata:
http://www.roboetica.it/index_file/Page406.htm

sabato 30 maggio 2020

RAPPORTO UOMO-ROBOT IN LEOPARDI-STEP#20

Nello Zibaldone, Leopardi tratta la questione del rapporto tra uomo e natura e le sue idee al riguardo, conoscono un’evoluzione per certi versi spettacolare, che coinvolge, a un certo punto, il disegno del mondo, con il passaggio dalla contrapposizione tra una natura benefica e generosa e una ragione malefica, a una concezione assolutamente negativa dell’esistenza. In quest’ultima fase, la natura assume l’immagine di una madre assassina che crea al solo scopo di perpetuare il circolo materiale di riproduzione, non curante del benessere del singolo uomo. Questa relazione che ha l'uomo con la natura, può essere paragonata al rapporto tra l' uomo e il robot. Secondo Leopardi, la natura, vede l'uomo singolo come un essere insignificante rispetto alla prosecuzione della specie; il suo volere viene meno nel momento in cui si va contro la "conservazione"del mondo. L'uomo creatore può essere visto come un essere superiore al robot che viene creato non per bontà ma per servire l'uomo, al solo scopo di "mantenere le cose cosi come devono essere".


Leopardi, Giacomo (1798-1837) - ritr. A Ferrazzi, Recanati, casa Leopardi.jpg
Giacomo Leopardi

giovedì 28 maggio 2020

ROBOT E UTOPIA -STEP #19

In una società sempre più sviluppata dal punto di vista tecnologico, un mondo in cui i robot sono indispensabili per il suo creatore è molto vicino. Ovviamente ci sono molti lati negativi che emergono in un mondo in cui l'uomo non può fare a meno di umanoidi che, come si legge nei romanzi di Asimof, risultano essere veri e propri servitori, che assistono l'uomo in tutto e per tutto. Si avrebbero problemi come la crescita della disoccupazione, dovuta alla convenienza di avere robot nelle fabbriche, per non parlare del timore di una ribellione dei robot, che viene da sempre affrontata nel cinema e nella letteratura di fantascienza. Diciamo che una visione utopistica sarebbe quella di un mondo in cui la macchina convive con l'uomo, senza recargli alcun tipo di danno, servendolo e proteggendolo, proprio come raccomandano le leggi della robotica. Un mondo che è sempre più difficile da realizzare con l'avanzare del progresso nel campo della robotica.

ROBOT NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA -STEP#18

A trattare il tema del rapporto uomo macchina è il filosofo belga Pascal Chabot. Il suo libro, "Il robot filosofo", si sviluppa su un discorso tra un robot e una commissione di filosofi, chiamata ad analizzarlo per stabilire se il robot è stato programmato adeguatamente per entrare nella “confraternita dei filosofi”.Una domanda che Chabot mette in bocca agli esaminatori riguarda la presunta esistenza di una coscienza di sé della macchina – la risposta da questa fornita si appoggia alla famosa dialettica servo-padrone hegeliana, aggiornata in versione padrone-macchina. In un’ottica tecnocapitalista risulta evidente come l’umanità dominante cerchi di sostituire il lavoratore tramite macchinari più produttivi e, dunque, più economicamente proficui. Ora, ammesso che tale sostituzione avvenga con successo, i padroni, afferma l’esaminando, si troveranno difronte ad un bivio: rifiutare ai robot-servi qualunque tipo di coscienza – dal che deriverà un’impossibilità per i padroni nel continuare ad identificarsi come tali – oppure si prospetta l’eventualità che i robot riescano ad acquisirne una, permettendo così ai capitalisti di godere pienamente del loro dominio.In questo modo, però,  finiranno col perdere, hegelianamente, il loro status di dominatori a favore delle macchine,in grado ora di riprogrammarsi da sole. Una coscienza così sviluppatasi non abbisognerebbe più di alcun tipo di faccia a faccia con altri esseri, al fine di continuare ad identificarsi, poiché essa nascerebbe dalla materia stessa.
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il filosofo Pascal Chabot

lunedì 18 maggio 2020

ABC TERMINE ROBOT-STEP#17

A.automa
B.bulloni
C.cyborg
D.drone
E.elettricità
F.futuro
G.ginoide
H.hardware
I.ingegneria
L.lavoro
M.macchina
N.nuovo
O.ottimizzazione
P.progresso
Q.quadrante
R.robota
S.software
T.tecnologia
U.umanoide
V.virus
Z.zinco

UOMO SIMBOLO PER LA PAROLA ROBOT- STEP #16

Si può dire che Isaac Asimov, scrittore di origine russa, naturalizzato americano, è stato considerato da sempre uno dei nomi forti della letteratura d’anticipazione, padre della robotica moderna. L’importanza della produzione letteraria di Asimov è andata oltre la passione dei lettori, influenzando anche la scienza ufficiale che, specialmente in questi ultimi anni, ha sviluppato robotica e intelligenza artificiale. Asimov è conosciuto come colui che reinventò i robot, autore di romanzi che danno una nuova idea della robotica.
“Sono dovuti passare oltre quarant’anni prima che scoprissi di essere un profeta”, disse una volta. E in effetti Isaac Asimov è stato più di un semplice scrittore: ha precorso i tempi, inventandosi i robot positronici, robot umanoidi, automi che ubbidiscono alle tre leggi della robotica, un escamotage narrativo per evitare che si ribellino al loro padrone.
Ha intuito da subito opportunità e rischi che può comportare il vivere accanto a un androide. Le stesse opportunità e rischi potenziali che, nel febbraio 2017, dopo decine di anni dalla profezia del romanziere russo, hanno portato il parlamento europeo a riflettere sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale e a chiedere una legge sui robot dell’Ue.

Isaac-Asimov
Lo scrittore Isaac Asimov

                                                      

ROBOT NEL CINEMA 4

Anno 2105. Il livello di inquinamento del pianeta Terra è altissimo, la superficie è ormai completamente ricoperta di immondizia. La Buy n Large Corporation (BnL), una grande azienda commerciale che ha preso in mano il governo del mondo, ha costruito una flotta di navi spaziali, la cui ammiraglia è la Axiom, sulla quale parte dell'umanità si concede una crociera di cinque anni. Sulla Terra, invece, la BnL ha realizzato e messo in opera un esercito di robot chiamati "WALL•E " ("Waste Allocation Load Lifter Earth-Class", traducibile come "Sollevatore di Carichi per l'Allocazione dei Rifiuti • serie Terrestre") incaricati di fare pulizia, compattando i rifiuti in cubi. Qualcosa purtroppo non va come dovrebbe, i robot pian piano si disattivano tutti e nel 2110 la missione di rientro non può avere luogo, visto che il pianeta non è stato ripulito. Uno dei robot però è rimasto ancora in funzione.( clicca per il trailer su youtube)

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copertina del film'WALL-E'
                                                    
                                                      

     

mercoledì 13 maggio 2020

ROBOT E CRONACA STEP- #14

Oramai i robot, essendo parte fondamentale della nostra vita, sono molto spesso argomento di cronaca. Ci si potrebbe concentrare sulla cronaca più recente, quella degli ultimi mesi, trovando una serie di esempi (ci tengo a precisare che ho tralasciato la cronaca che lega i robot alla pandemia, argomento principale di questo periodo, visto che mi sono già dedicato a questa tematica in un post precendente).Ho voluto scegliere questo articolo, che mi ha colpito particolarmente, poichè propone una modalità di riabilitazione molto innovativa incentrata sull'alternanza tra riabilitazione classica e 'robotica':
 

https://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/robot-ispirati-al-cervello-umano-per-la-riabilitazione-post-ictus-1.5037884

venerdì 8 maggio 2020

ROBOT NELL'INGEGNERIA-STEP #13

Da sempre la robotica è collegata all'ingegneria, i robot sono prodotto di ingegneria. Si parla oramai da molto tempo di un' ingengeria mirata, incentrata sulla costruzione dei robot. L’ingegnere dei robot, o robots engineer, si occupa della progettazione, realizzazione e test di macchine robotiche. In realtà non è una professione del tutto nuova, ma è certamente attuale il boom che questo tipo di figura professionale, multidisciplinare e certamente sempre animata da grande passione e inventiva, sta vivendo. Ci sono, quindi, moltissimi esempi di come i robot siano strettamente legati all'ingegneria, si potrebbe dire quasi che la robotica è figlia dell'ingegneria.
La robotica è definita infatti come "la disciplina dell'ingegneria che studia e sviluppa metodi che permettano a un robot di eseguire dei compiti specifici riproducendo in modo automatico il lavoro umano." (da Wikipedia). Questo spiega come calcolo numerico e informatica, discipline basilari in ingegneria, siano fondamentali per simulare e programmare robot.Effettivamente il programma Matlab (usato nel nostro corso di calcolo numerico) viene tutt'ora utilizzato per progettare robot, e questo video spiega co
me, con Matlab,  avviene la programmazione di un robot industriale :