giovedì 30 aprile 2020

LA 'MORALE' DEI ROBOT IN KANT- STEP#12

Vorrei trattare la tematica della robotica soffermandomi sulla filosofia Kantiana e in particolare sul tema della "morale". Apparentemente non sembra esserci un grande legame tra Kant e i robot, tuttavia, l'elemento chiave ci è dato proprio dallo scrittore Asimov e dalle sue leggi della robotica. Si avverte, non solo nella letteratura, ma anche nella realtà, l’esigenza di dare delle regole rigide a degli oggetti capaci di comportamenti identici a quelli umani, ma distinti dalla nostra specie.
La visione kantiana della morale è quella di Asimov, presentata nelle leggi, giacché entrambe sono di natura “formale”: i Robot come i soggetti morali ideali kantiani prendono le mosse da teoremi formalmente definiti e procedono per deduzioni. Entrambe le posizioni muovono dall’assunzione di una razionalità astratta, dove il dato concreto viene dopo la determinazione dell’azione moralmente più universale. In effetti, Kant si pone il problema di cosa sia la legge morale, cioè una norma del comportamento grazie alla quale possiamo derivare altre regole, altrettanto universali, altrettanto fondate e intersoggettive. Asimov rende l’intersoggettività possibile grazie alle leggi e le deduzioni devono seguire necessariamente da esse. Molto spesso, in Asimov, le leggi della robotica vengono messe in discussione , infatti le “morali” astratte causano questo problema: non dicono come bisogna agire in casi concreti.

martedì 28 aprile 2020

ROBOT NELLA PANDEMIA-STEP #11

In relazione alla tematica trattata nel mio blog, vorrei  soffermarmi sul contributo della robotica durante questa scioccante pandemia. Di certo la tecnologia ci sta aiutando in molti modi, nel lavoro, nella scuola e anche in altri campi. Tuttavia, in questo periodo di quarantena, si può parlare di veri e propri robot in azione per assicure il rispetto delle regole, sto parlando dei droni. Il governo ha, infatti, approvato l'utilizzo dei droni per monitorare gli spostamenti dei cittadini. Essi si rivelano degli strumenti robotici molto vantaggiosi che permettono alle autorità di mantenere l'ordine con maggiore efficienza e sicurezza. Si parla addirittura di poter misurare la temperatura con i droni evitando così il contatto ravvicinato e il possibile contagio.

Ecco alcuni articoli riguardanti l'utilizzo e l'efficienza dei  droni:

https://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/cronaca/20_aprile_26/coronavirus-droni-cielo-treviso-controllare-temperatura-passanti-1987ab26-8797-11ea-8754-6709d88c6f73.shtml

https://www.motorionline.com/2020/04/24/coronavirus-milano-oltre-mille-agenti-e-droni-per-il-fine-settimana-del-25-aprile/

sabato 25 aprile 2020

ROBOT NEL CINEMA 2


Come nello scorso post, anche questa volta vorrei consigliare una pellicola di animazione adatta ad un pubblico di tutte le età. Sto parlando di "Robots, prodotto dalla casa 20th Century Fox Animation.Rodney Copperbottom è un giovane robot che inventa congegni, impiegato in un ristorante insieme al padre che funge da lavastoviglie. Sognando di diventare un inventore decide di trasferirsi a Robot City, dove spera di incontrare il suo idolo di nome Bigweld, il fondatore dell’industria “Bigweld Industries”.

L’azienda che prima era guidata da Bigweld ora è nelle mani di Ratchet che decide di non produrre più pezzi di ricambio per i vecchi robot, costringendo tutti ad acquistare i nuovi pezzi costosi. Così Rodney inizia a riparare i vecchi robot, diventando un pericolo per i profitti di Ratchet. Segue con uno scontro  che vedrà Rodney ed i suoi amici battersi  contro l’esercito di Gasket.
(trailer del film)


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locandina del film 'Robots'

venerdì 24 aprile 2020

LA PAROLA "ROBOT" IN ALTRE LINGUE STEP#01bis

Il termine robot è caratterizzato dall' essere "internazionale". Ci viene difficile trovare infatti una lingua che usi un termine differente per indicare un operatore meccanico automatico, controllato da un cervello elettronico. Nella stessa lingua italiana si preferisce molto spesso il termine robot al suo sinonimo "automa".
Come ho potuto verificare effettivamente, quelli che risultano essere sinonimi della parola robot nella lingua italiana, oltre alla parola automa, sono fuoriluogo e un po' forzate, non esprimono al meglio il significato della termine 'robot'.
(FONTE)

 
Pertanto diciamo che questo termine (pron. robòt o robó, all'inglese ròbot; dalla parola ceca robota che significa lavoro pesante, a propria volta derivata dall'antico slavo ecclesiastico rabota, servitù) è utilizzato in tutte le lingue.

(FONTE)

mercoledì 22 aprile 2020

ROBOT NEL CINEMA 1

Come ho ripetuto molte volte su questo blog, il mondo del cinema è pieno di capolavori incentrati su robot e androidi. L'uomo, oramai da secoli, immagina un mondo dove i robot sono la quotidianità, un mondo che sembra avvicinarsi sempre di più. Questo "sogno" è da sempre visibile nell' arte, in tutti i generi e soprattutto sul grande schermo. Ci sono molti film che meritano di essere visti e commentati, pertanto ho deciso di pubblicare una serie di post incentrati proprio sui robot nel cinema.Il primo film di cui voglio parlare oggi è "Il gigante di ferro" (The Iron Giant) , un film d'animazione del 1999, prodotto dalla Warner Bros. e diretto da Brad Bird. Il cartone animato è tratto liberamente dal libro L'uomo di ferro (The Iron Man) del 1968, scritto da Ted Hughes, e narra le avventure di un bambino che scopre l'esistenza di un essere meccanizzato gigante.Hogarth è un bambino che, negli anni Cinquanta, incontra un gigante di ferro che arriva dallo spazio. Cerca di proteggerlo, come può, da inchieste e pregiudizi. Il finale unisce la tragedia alla speranza. Ogni tanto ci vuole un film di animazione che esca dai cliché, conservando un potere di attrazione emotiva non indotto dal martellamento pubblicitario.  
  locandina del film 'Il gigante di ferro'
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venerdì 17 aprile 2020

ROBOT NEL CINEMA-STEP#10


Una scena tratta dal film "L'uomo Bicentenario" in cui vengono presentate le Tre Leggi della Robotica di Asimov, buona visione.

lunedì 13 aprile 2020

ROBOT NELL'ARTE-#09


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GUNDAM RX-78-2, DiverCity Tokyo Plaza, Kunio Ōkawara
La statua di Gundam RX-78-2, alta 18 metri e costruita nel 2009 per rendere omaggio all' omonimo fumetto   attualmente si trova all'ingresso  della DiverCity Tokyo Plaza. Il designer del robot è Kunio Okawara.

IL RAPPORTO TRAPPORTO UOMO E ROBOTICA ANALIZZATO CON LA FILOSOFIA DI PLATONE-#08

"Ma è difficile trovare il fattore e padre di quest’universo, e, trovatolo, è impossibile indicarlo a tutti. Pertanto questo si deve  invece considerare intorno ad esso, secondo qual modello l’artefice lo costruí 
[...]
Ma è chiaro a tutti che guardò a quello eterno: perché il mondo è il piú bello dei nati, e dio il piú buono degli autori. Il mondo cosí nato è stato fatto secondo modello, che si può apprendere con la ragione e con l’intelletto, e che è sempre nello stesso modo." 
(Timeo)-Platone

La creazione di sistemi artificiali cognitivi richiede un regolamento che va oltre la mera tecnica e sfocia nella figura immaginata da Platone: il Demiurgo. L’uomo sarà il demiurgo della robotica che creerà, opererà da legislatore cercando di creare la corretta connessione tra idee e materia, tra la macchina e l’uomo.Il Demiurgo fa da madiatore tra il mondo delle idee e la materia,un divino artigiano,colui che, contemplando le idee, plasma la materia sul modello delle idee stesse. Il Demiurgo guarda ad un qualcosa che è fuori da lui: dato che le idee sono il bene per la loro categoria, anche il mondo sensibile dev’essere per forza buono, sebbene indeterminato. A differenza della divinità cristiana, che crea il mondo, quella platonica si limita a plasmarlo e non è onnipotente, proprio come l'uomo con la macchina. Da sempre persiste il timore che i robot e l'elettronica in generale possano prendere il sopravvemto, magari non in maniera distopica e netta come viene raccontato nei romanzi o nei film, ma sono anni che si discute di come i "robot" oramai abbiano condizionato la nostra vita.

lunedì 6 aprile 2020

ROBOT NELLA POESIA -STEP #07



Partiamo dal presupposto che, per quanto facile sia trovare robot nella narrativa di fantascienza, è davvero difficile avere esempi di robot nella poesia, tanto meno nella poesia classica.

Tuttavia ho trovato alcuni riferimenti alla robotica in uno dei poemi più conosciuti nella storia antica, l'Iliade. Per chi non lo sapesse l'Iliade è un poema di 15696 esametri, divisi dai grammatici alessandrini in 24 libri che narrano la decennale guerra tra i Troiani e i Greci. Omero, parecchio addentro nell’officina di Efesto , precursore di Asimov e di alcune sottili distinzioni della cibernetica, immagina delle macchine di forma non umana: fra queste i tripodi automatici, portavivande, che Efesto costruisce per gli dèi. Efesto costruisce anche automi meccanici perché lo aiutino nel lavoro della creazione dello scudo di Achille

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un' immagine che ritrae un'ancella di Efesto

“ancelle d’oro
simili in tutto a giovinette vive
venivan sorreggendo il lor signore;
ché vivo senso chiudon esse in petto,
e hanno forza e favella, e in bei lavori
instrutte son dagl’immortali Dei.”
[Iliade, XVIII]



in questo link è riportata un'analisi più attenta dei versi

sabato 4 aprile 2020

ROBOT NELLA NARRATIVA-STEP#06

I robot hanno sempre affascinato e interessato molti scrittori che si sono dedicati alla stesura di veri e propri capolavori che, a loro volta, sono stati di ispirazione per tantissimi registi.
Voglio fare l'esempio di Isaac Asimov, un grande scrittore sovietico che appunto fu autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza.

Una sua raccolta molto importante è:"Io, robot",una raccolta di racconti di fantascienza del 1950. Contiene 9 storie scritte fra il 1940 e il 1950, che hanno per protagonisti i robot positronici. Sono basate sul tema delle tre leggi della robotica, sulle loro contraddizioni e le loro apparenti falle. Le storie hanno un tema che conduce all'interazione fra il genere umano, i robot e la morale. Combinati insieme forniscono un'ampia visione dell'opera di Asimov sulla robotica.Vorrei concentrarmi anche su "L' uomo bicentenario", pubblicato per la prima volta nel febbraio del 1976,  fa parte dell'Antologia del bicentenario (a cui dà il nome) ed è stato incluso anche in altre raccolte di racconti di Asimov. È ritenuto dallo stesso Asimov il suo miglior racconto sui robot positronici e fu anche di ispirazione per l'omonimo film di Chris Colombus del 1999.
Il romanzo si sofferma sul continuo desiderio di un robot diverso dagli altri, che tenta in continuazione, con una serie di operazioni varie, di diventare umano, incuriosito dai sentimenti umani e in paricolare dall' affetto e dall'amore umano.
Andrew(il robot protagonista), dopo aver messo a punto una graduale umanizzazione di se stesso, viene proclamato come tale e muore poco dopo il suo 200esimo compleanno, dopo aver perso le persone che amava.

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locandina film "L'uomo bicentenario"