Voglio fare l'esempio di Isaac Asimov, un grande scrittore sovietico che appunto fu autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza.
Una sua raccolta molto importante è:"Io, robot",una raccolta di racconti di fantascienza del 1950. Contiene 9 storie scritte fra il 1940 e il 1950, che hanno per protagonisti i robot positronici. Sono basate sul tema delle tre leggi della robotica, sulle loro contraddizioni e le loro apparenti falle. Le storie hanno un tema che conduce all'interazione fra il genere umano, i robot e la morale. Combinati insieme forniscono un'ampia visione dell'opera di Asimov sulla robotica.Vorrei concentrarmi anche su "L' uomo bicentenario", pubblicato per la prima volta nel febbraio del 1976, fa parte dell'Antologia del bicentenario (a cui dà il nome) ed è stato incluso anche in altre raccolte di racconti di Asimov. È ritenuto dallo stesso Asimov il suo miglior racconto sui robot positronici e fu anche di ispirazione per l'omonimo film di Chris Colombus del 1999.
Il romanzo si sofferma sul continuo desiderio di un robot diverso dagli altri, che tenta in continuazione, con una serie di operazioni varie, di diventare umano, incuriosito dai sentimenti umani e in paricolare dall' affetto e dall'amore umano.
Andrew(il robot protagonista), dopo aver messo a punto una graduale umanizzazione di se stesso, viene proclamato come tale e muore poco dopo il suo 200esimo compleanno, dopo aver perso le persone che amava.
locandina film "L'uomo bicentenario" |
Nessun commento:
Posta un commento